Ricevete una cartella esattoriale per tributi insoluti? È fondamentale un’attenta verifica dei requisiti di validità della stessa, sia in merito al merito (fondatezza del tributo, decadenza, prescrizione) che ai vizi propri della cartella.
Un vizio frequente, spesso trascurato, è la nullità per incompetenza territoriale dell’Agente di Riscossione. Il potere di riscossione è legato al domicilio fiscale del contribuente: un atto da un ufficio territorialmente non competente è nullo (DPR 600/1973, art. 31 comma 2; DPR 602/73, art. 24).
La giurisprudenza è costante: un provvedimento emesso dall’ufficio del concessionario in un territorio diverso dal domicilio fiscale del contribuente è illegittimo (Cass. civ. sez. trib. 01/10/2014, n. 20669).
Cosa fare?
- Verificare la corrispondenza tra domicilio fiscale e territorialità dell’Ufficio di riscossione.
- Riferirsi all’insorgenza del tributo contestato, indipendentemente da eventuali cambi di residenza successivi.
- La nullità è certa salvo delega a un ufficio territorialmente competente.
Il principio di territorialità si applica a tutti i provvedimenti dell’Agente di Riscossione (cartelle, intimazioni di pagamento, atti di espropriazione forzata).